Gli alunni e le alunne delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “Andrea Belvedere” hanno avuto la possibilità di assistere al Teatro Acacia di Napoli ad uno spettacolo riguardante l’omicidio del giudice antimafia Paolo Borsellino.
Lo spettacolo dal titolo Paolo Borsellino, l’ultimo istante, oltre a mostrare la cruda realtà dei fatti che ci ha strappato via non un eroe, ma una persona onesta e professionale, ha immerso la vicenda in uno scenario alquanto particolare, quello della tragedia greca.
Infatti, l’operato degli attori è stato totalmente legato alle usanze e ai diversi aspetti della Magna Grecia, che aveva tra le sue colonie proprio la Sicilia.
I costumi di scena, le melodie, le coreografie, i vari elementi del palco e anche il linguaggio degli attori, era ispirato proprio alla tragedia greca.
La visione di questo particolare spettacolo teatrale ha permesso a noi ragazzi di comprendere, nel modo meno aspro possibile, un evento veramente terribile e cruento, che ha segnato particolarmente la storia del nostro Paese in maniera più che rilevante.
Inoltre, la rappresentazione della vicenda immersa nella Magna Grecia ha aiutato noi ragazzi ad andare oltre le nostre conoscenze e spingerci verso nuovi orizzonti, avvicinandosi lentamente a nuove culture, il che, a primo impatto, ha reso più complicata la comprensione della visione, ma che a mano a mano, è diventata un'esperienza unica.
In seguito allo spettacolo i ragazzi hanno potuto prendere parte ad un dibattito sull’opera appena vista e non solo, toccando argomenti relativi alla malavita, che ha portato via Borsellino, Falcone e tanti altri.
Proprio per l’occasione è stato ospite del Teatro Acacia Antonino Salvia, che a soli cinque anni ha perso il padre Giuseppe, vicedirettore del Carcere di Poggioreale dove operava contro la camorra. L’ospite rispondendo alle domande di noi ragazzi presenti in sala ha parlato non solo relativamente alla perdita del padre, ma è stato anche soddisfatto la nostra curiosità in merito al suo percorso nella lotta contro chi gli ha portato via così tragicamente una persona tanto importante per la sua vita.
Carlo Cosentino
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