I napoletani hanno la grande fortuna di vivere in un territorio ricco di storia, archeologia, miti, cultura e natura; e non mi riferisco solo alle vie del centro, ma anche allontanandosi dal cuore della città, ci sono luoghi meravigliosi da visitare.
Di recente, la nostra scuola ci ha dato l’opportunità di immergerci nella storia di uno tra i dintorni di Napoli più interessanti da scoprire: i Campi Flegrei e in particolare il comune di Pozzuoli. Quest'area, era anticamente chiamata Puteoli, ovvero pozzo, siccome si diceva che ci fosse un cattivo odore a causa delle acque termali e sulfuree qui presenti. Il primo sito che abbiamo visitato è stato il Serapeo, che è il simbolo del comune per due motivi: simboleggia il prestigio di Puteoli in epoca romana ed è un importante strumento di misurazione del fenomeno del bradisismo, che consiste nell’innalzamento e abbassamento del suolo ed è dovuto alla continua attività vulcanica. Inizialmente si pensava fosse un Tempio siccome avvenne qui il ritrovamento della statua del dio egiziano Serapide, oggi custodita al Museo Archeologico di Napoli, ma le attività di scavo hanno portato alla luce numerose botteghe, in latino tabernae, e così si è capito che si trattava di un mercato pubblico: il Macellum.
Successivamente, con una passeggiata di fronte al mare, siamo giunti al Rione Terra, che è stato il primo nucleo abitativo di Pozzuoli. Le origini dei suoi abitanti risalgono all’epoca greca e questo ci fa capire quanto sia antica la storia della città flegrea. Il Rione Terra, nella sua storia, ha subito gravi danni a causa del bradisismo tanto che nel 1970, è stato necessario sgomberare tutti i suoi abitanti e solo negli anni 2000 è cominciato il restauro del rione, che ad oggi è visitabile. Ai turisti si offre la possibilità di camminare nelle stradine di questo antico e incredibile rione, è possibile visitare le rovine dell'antica città e affacciarsi da una terrazza panoramica con vista sul mare. Il percorso archeologico dell’antica Puteoli è perfettamente conservato, protetto dagli strati della città che ci fu costruita sopra, nei secoli successivi al cui interno possiamo notare le botteghe. È possibile vedere ad esempio un’antica panetteria che dispone ancora di due macine ed il forno, mentre in un’altra bottega si possono ammirare degli affreschi ancora intatti che raffigurano un uccellino ed un serpente.
Infine, durante il viaggio di ritorno, abbiamo fatto una sosta per vedere il Duomo di San Procolo, protettore di Pozzuoli. Ma non è finita qui, infatti l’area dei Campi Flegrei offre tanti altri luoghi interessanti da visitare come l’Anfiteatro Flavio, la riserva degli Astroni gestita dal WWF che occupa il fondo di un cratere vulcanico da tempo spento e ricoperto dai boschi, l’oasi naturalistica di Monte Nuovo con la sua vista spettacolare da Nisida a Posillipo e da Pozzuoli a Miseno, la casina Vanvitelliana del Fusaro, il parco archeologico di Baia che era un complesso termale e tanto altro.
Marzia Della Morte
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