top of page
  • Immagine del redattoreilBelvedereonline

Un viaggio nella Resistenza napoletana

Aggiornamento: 29 feb



Giovedì, 18 maggio 2023, ci siamo incontrati con alcuni studenti del liceo Pansini, per ricordare il centenario della nascita di Adolfo Pansini.

Gli studenti ci hanno invitato a piazza Fuga e ci hanno fatto visitare i luoghi in cui ha vissuto e ha agito Pansini, durante le Quattro Giornate di Napoli.

Abbiamo assistito prima ad una piccola introduzione di questa battaglia, e poi ci siamo diretti alla prima tappa del nostro miniviaggio per il Vomero.

Il primo luogo che abbiamo visitato è stato il liceo Sannazaro, fondamentale perché ha ospitato il comando militare e politico delle Quattro Giornate di Napoli.

Ma durante la guerra, la sede fu utilizzata anche come deposito di armi, come pronto soccorso, come cucina e come tribunale, in più, è qui che si raccoglievano i primi cadaveri dei caduti in campo di battaglia.

Tutte queste cose resero il liceo una scuola sempre pronta a mettersi in gioco per il diritto alla libertà.

Per ogni tappa che abbiamo visitato, gli studenti del Pansini ci hanno fatto una domanda sulla loro spiegazione, e chi rispondeva correttamente vinceva una merendina tra quelle che gli studenti avevano comprato appositamente per noi, con i loro soldi.

Dopo il Sannazaro abbiamo proseguito il nostro cammino, fino ad arrivare a via Palizzi, luogo in cui si trovava villa Pansini.

La casa di Adolfo fu anch’essa molto importante, perché è proprio qui che, il 25 maggio del 1940, alle ore 7, i nazisti sono entrati e hanno perquisito la villa, in cerca di volantini di propaganda e armi.

A far arrivare i nazisti nella casa, fu la cameriera di Pansini, che lo denunciò ai tedeschi.

Quando arrivarono, i nazisti trovarono sia varie armi, sia volantini di propaganda, che riportavano la scritta “A morte il Duce”.

Dopo aver visitato via Palizzi siamo andati davanti alla Casa del Fascio, a via Cimarosa e poi alla Floridiana, che, durante le Quattro Giornate di Napoli, era il quartier generale dei tedeschi.

Un’altra tappa fondamentale in cui siamo stati, si trova a via Belvedere: si tratta della Masseria Pagliarone.

Nella battaglia contro i tedeschi fu un luogo molto importante perché, a questa altezza della strada, scoppiò la prima scintilla di libertà da parte del popolo di Napoli.

Qui, infatti, si creò il primo gruppo di napoletani che diede origine alle Quattro Giornate di Napoli.

Ma il nostro giro del Vomero non è di certo finito qui, perché dopo la Masseria Pagliarone siamo andati a piazza Quattro Giornate, una piazza che ospita molti punti importanti della resistenza contro i nazisti.

Innanzitutto, c’è una mitragliatrice usata in campo di battaglia, poi c’è il liceo Pansini, che possiede una targa per commemorare Adolfo Pansini, caduto il 30 settembre del 1943, e infine c’è lo Stadio Littorio, ovvero l’attuale Stadio Collana, che fu usato dai tedeschi per raccolti i napoletani.

L’ultima tappa dell’esplorazione del Vomero è la Masseria Pezzalonga, a via Don Luigi Sturzo.

In questa masseria ebbe origine il più cruento, doloroso e sanguinoso, ma anche il più importante e significativo episodio delle Quattro Giornate di Napoli.

In questo scontro, un gruppo di napoletani, tra cui Adolfo Pansini, assediò la Masseria Pezzalonga e cacciò i tedeschi, ponendo fine a questa brutale e sanguinosa invasione.

Dafne Miletti

42 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page