Il 16 novembre 2022, per la mia classe è stata una giornata importante: abbiamo conosciuto Agi Berta, l’autrice del libro “Confini incerti” in cui parla della storia della sua famiglia.
È stata davvero una bella possibilità che abbiamo avuto grazie a “Libriamoci” che ha previsto giornate di lettura all’interno delle scuole di tutta Italia dal 14 al 19 novembre 2022.
Nella mia scuola, sono venuti diversi autori all’interno delle classi.
Ad esempio, c’era Roberto Bratti, Ottavio Costa, Marzia Di Tonto e Agi Berta, che è venuta a parlare con me ed i miei compagni.
Noi amiamo questi progetti, infatti ci eravamo preparati documentandoci su di lei, sul suo libro e avevamo anche scritto delle domande da porle.
Lei è stata così contenta che ci ha promesso di tornare intorno al 27 gennaio, per poter parlare con noi della Giornata della Memoria.
Agi Berta ha insegnato per anni ed anni nella nostra scuola come professoressa di sostegno, ma purtroppo è andata in pensione poco prima che io arrivassi alla Belvedere, quindi non ho avuto modo di conoscerla prima.
Penso che sia stata davvero una bella esperienza. Agi Berta è proprio una bella persona, dolcissima, gentilissima e molto forte, quanto delicata e anche sensibile.
Per lei, non è stato semplice rispondere alle nostre domande, e questo è ciò che mi ha emozionato di più.
Alcune domande ha preferito saltarle e per altre ci ha pensato tanto, e ciò mi ha fatto capire quanto fosse legata alla storia della sua famiglia, pur non avendo vissuto tutti i drammatici momenti in prima persona.
Adesso la spiego brevemente: la sua bisnonna Cecilia e il suo bisnonno Nandor avevano quattro figli: Ida, Irene, Eugenio e Nandor Junior. Erano una famiglia benestante, appartenevano alla borghesia, ma dopo la Prima guerra mondiale, dovettero fuggire durante una notte e lasciare tutti i loro beni.
Ognuno dei quattro figli reagì in modo diverso.
Nandor accettò l’offerta del suocero che adottò Irene ed Eugenio, tenendo lui i più piccoli.
Quando crebbero, Irene si riscattò attraverso un buon matrimonio, Nandor Junior diventò nazista, Eugenio scappò in Austria e Ida mise su famiglia.
Agi Berta, infatti, è la nipote di quest’ultima.
Sentire il racconto di questa storia di una famiglia che da un momento all’altro ha perso tutto, mi ha rattristata un po’, ma provo ammirazione verso Agi Berta, che ad oggi, ne parla apertamente con noi ragazzi. Non vedo l’ora che torni a trovarci.
Marzia Della Morte
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