Il Dantedì è stato un giorno davvero indimenticabile e ha superato di molto le mie aspettative.
Ricordo benissimo la mia emozione prima dell’evento, quando ho notato che tutto il pianerottolo era addobbato in maniera “infernale” con i nostri disegni e cartelloni.
”Lasciate ogni speranza voi che entrate”. Questa frase, circondata da fiamme di cartapesta, è stata la prima che ho letto e ho subito realizzato che, solo per quel giorno, non ero più una normale alunna, ma una vera e propria dannata.
Proprio come i dannati, ci hanno condotti a piazza Quattro Giornate, dove siamo stati accolti da uno spettacolo di Dante, Beatrice, Virgilio, Caronte, Euclide e Tiresia, che ci hanno smistati nei vari cerchi infernali.
Per suddividerci, Dante ha chiamato ogni studente con un megafono e gli ha detto di quale cerchio avrebbe fatto parte.
Io sono stata smistata tra gli iracondi anche se mi sento caratterialmente molto diversa da loro, ma non importa, perché la suddivisione è stata del tutto casuale.
Dopo che tutti i cerchi erano stati formati, siamo tornati a scuola con il nostro corrispettivo girone, pronti per continuare la seconda parte della giornata.
Durante il tragitto abbiamo trovato appesi tantissimi cartelloni che riportavano la scritta “Inferno” e conducevano a scuola.
Una volta arrivati siamo entrati nell’aula-cerchio degli iracondi e abbiamo trovato sui banchi delle caselle per il gioco della tombola, un quadernetto con un personaggio della Divina Commedia, una tabella con i numeri primi fino a 100 e dei dischetti che potevano avere o la faccia di Dante o il π, che servivano per segnare i numeri sulle caselle.
La tombola a cui abbiamo giocato, però, è stata molto diversa da quella che tutti conoscono. Infatti, si chiama “tombola infernale”.
Le regole sono ben diverse: innanzitutto non si gioca solo a fortuna, poiché il vincitore dell’ambo (per fare un esempio) si è sfidato con il suo compagno di banco per vincere il premio legato al punto.
Le sfide possono essere o domande di matematica o di letteratura ed è concesso prendere appunti sul quadernetto.
In più, un’altra innovazione di questa tombola è che dal paniere possono venire estratti anche dei bussolotti e, sempre a seconda della materia che esce, bisogna rispondere a una domanda.
Chi indovina tutte le domande vince!
Sfortunatamente non ho vinto niente, ma giocare alla tombola infernale è stato comunque divertente e insolito, ci giocherei tante altre volte, anche se magari abolirei le domande di matematica.
Ma la verità è che tutto il Dantedì è stato speciale. Ha permesso a tutti di entrare a far parte dell’universo dantesco ed è riuscito a farci avvicinare alla letteratura.
Poi, gli attori che interpretavano i personaggi della Divina Commedia erano fantastici, in particolare Dante era simpaticissimo.
Ho fatto nuove amicizie e ho scoperto curiosità interessanti, insomma, il Dantedì sarà davvero difficile da dimenticare.
Dafne Miletti
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