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Ricordare a tutti i costi

Immagine del redattore: ilBelvedereonlineilBelvedereonline

Aggiornamento: 21 feb 2024



Il 28 gennaio 2020, presso la nostra scuola, la signora Maria Paola Ghezzi, responsabile della diffusione di cultura ebraica presso la Sinagoga di Napoli, ha incontrato le classi seconde per affrontare con loro la cruda realtà della Shoah. Ha distribuito materiale fornito dagli archivi di Gianfranco Moscati, che, fuggito in Svizzera per le leggi razziali, ha cominciato a raccogliere documenti, lettere, cartoline, oggetti, libri e francobolli sui temi dell’ebraismo, dell’antisemitismo e delle persecuzioni, in Italia e in Europa, una collezione straordinaria, che ha poi donato in parte all’Imperial War Museum di Londra e in parte al MEIS.

La sig.ra Ghezzi ha utilizzato la Lim per mostrare fotografie che ci hanno incuriositi e lasciati senza fiato… forse proprio perché non esistono parole per dire quanto sia assurdo ciò che è accaduto, in un passato non troppo lontano dal nostro tempo e che anche alcuni dei nostri nonni hanno vissuto.

Le cose più tristi di cui ci ha parlato erano incentrate sulle storie di bambini innocenti che andavano incontro alla condanna di morte inconsapevoli e senza aver il minimo sentore di ciò che li aspettava…. Come i loro infiniti disegni di libertà… le farfalle oltre il filo spinato.

Ogni bambino è un FUTURO… ognuno racchiude una crescita, una missione e quei bambini non hanno potuto vivere la loro vita o raggiungere i loro sogni.

Il luogo più assurdo che ci ha mostrato e descritto è stato la Risiera di San Sabba, uno stabilimento per la pilatura del riso che poi venne utilizzato come campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dai nazisti e successivamente per l’eliminazione degli Ebrei…..

Le immagini delle “celle della morte” e dei corridoi dove inseguire e poi sparare a donne o bambini non ha fatto che scuoterci. Non sapremmo spiegare cosa si prova a vedere quelle scene…… come farebbero quei bambini a raccontarcele? Come hanno fatto alcuni a sopravvivere a tanto strazio?

Dalla Risiera molti, se non tutti, erano poi spediti ai campi di concentramento tristemente famosi. Quelli che restavano lì avevano vita breve…Fragore di motori, latrati di cani appositamente aizzati, musiche, coprivano le grida ed i rumori delle esecuzioni.

Ricordare quei terribili atti compiuti dall’uomo ma che umani non sono, fa male!

Fa ancora più male NEGARE che tutto ciò sia mai esistito, quindi noi ragazzi possiamo conservare memoria di ciò che nel futuro non dovrà MAI accadere.

Carla Carbone, Andrea Cerqua,

Sara Nota, Fabrizio Serpico

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