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Paolo Borsellino, un supereroe senza mantello

Aggiornamento: 29 feb



Un supereroe senza mantello: queste sono state le parole che sono balzate all’attenzione di tutti durante lo spettacolo Paolo Borsellino, l’ultimo istante sceneggiato nella meravigliosa cornice del teatro Acacia in memoria del giudice Paolo Borsellino.

Lo spettacolo è stato realizzato in stile “tragedia greca”, in cui tutti gli attori portavano abiti bianchi in seta mentre per la scenografia erano stati messi vasi e anfore in stile greco per dare il senso descritto dal cast, il divino.

Lo spettacolo è stato appassionante e ricco di spunti di riflessione. Al termine c'è stato un lungo dibattito, ricco di domande e che non ha escluso nessuno spettatore.

Presente al dibattito anche il figlio del defunto vicedirettore del reparto di massima sicurezza del penitenziario di Poggioreale, Giuseppe Salvia. Antonino Salvia ha parlato, in seguito allo spettacolo, della sua vicenda e della sua esperienza con la camorra.

Quando suo padre è morto, proprio per mano di quest'ultima, ci ha raccontato che avrebbe potuto, qualche anno dopo, tranquillamente anche lui imbracciare un fucile e farsi giustizia da solo, ma, invece, ha scelto la strada della legalità, impegnandosi al massimo per la lotta contro la camorra e altre organizzazioni criminali che ogni giorno da ormai centinaia di anni terrorizzano migliaia di italiani che, come, detto dal dottor Antonino Salvia, spesso non hanno il coraggio di denunciare.

Tutti i ragazzi in platea che hanno voluto fare una domanda sono stati accontentati e hanno ricevuto una risposta dettagliata e precisa.

L'incontro si è chiuso con l'augurio da parte del dottor Salvia di intraprendere la strada giusta e non pensare mai alla camorra come una cosa giusta o un gioco, ma come qualcosa da cui tenersi sempre lontani e da combattere, come ha fatto il giudice Paolo Borsellino.

Andrea Albano

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