Il 13 febbraio una rappresentanza di alunni del Liceo Classico Sannazaro è venuta a scuola per spiegarci insieme a due operatrici del Centro Regionale Trapianti il valore delle parole donazione e trapianto di organi.
Il dono in genere è una parola che si usa come sinonimo di regalo ed è corretto, ma non tutte le persone sanno che il dono oltre ad essere un giocattolo o un abito può essere anche un nostro organo o un tessuto. Gli unici organi che si possono donare da viventi sono il fegato e uno dei due reni. Il fegato perché si può rigenerare autonomamente nel nostro corpo e uno dei due reni perché si può vivere anche con la presenza di uno solo di essi. Da deceduti si possono donare tutti gli organi, se sani.
La donazione non è semplice come sembra, ma molto complessa. Prima di tutto se un deceduto dovesse donare un organo, la famiglia dovrebbe essere d’accordo. Oggi si può esprimere la scelta di essere donatore dall’età di diciotto anni, quando si diventa maggiorenni, e sulla propria carta d’identità viene scritta una nota in cui si legge che si è scelto di essere donatore di organi.
Il trapianto, invece, significa spostare un organo da un organismo ad un altro. La priorità del trapianto varia in base all’urgenza, quindi se due pazienti dovessero essere affetti, ad esempio, di fibrosi cistica e dovesse arrivare il messaggio della disponibilità di due polmoni sani di un deceduto, il paziente più in pericolo di vita dei due ha priorità di riceverli. Personaggi famosi sono stati donatori e trapiantati. Fabrizio Frizzi, un noto presentatore non più vivente, aveva donato il midollo ad una ragazzina. Selena Gomez una cantante ventenne, invece, ha ricevuto un rene dalla migliore amica perché affetta di una brutta malattia. Larry Hagman un attore che, dopo una lunga dipendenza da alcool, ha potuto ricevere il trapianto del fegato. George Lopez, un bravo comico, ha subito il trapianto di un rene dalla moglie.
Un argomento molto importante è quello della conoscenza delle due famiglie che hanno donato un organo e ricevuto. Le due famiglie in questione non devono mai conoscere e sapere l’identità dell’altra. Molti sono i casi sconvolgenti della rivelazione delle famiglie. Un esempio è quello di una mamma che aveva perso il proprio figlio in un incidente in auto e che scelse di donare il cuore del figlio.
La madre, avendo scoperto chi fosse il trapiantato che aveva ricevuto l’organo di suo figlio, cominciò a controllarlo e a vedere in lui il proprio figlio deceduto.
Questo fantastico incontro mi ha fatto capire quanto la vita sia importante. A volte, la diamo per scontata, ma nel mondo ci sono molti bambini, adulti o anziani che sognano una vita normale come quella degli altri e sono alla finestra a vedere scorrere il tempo in attesa di un organo che possa cambiare il loro futuro.
Chiara Panaro
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