Una strada di Napoli assolutamente da percorrere
Percorrere questa scalinata è obbligatorio se si risiede nella città partenopea! Lungo la discesa è possibile osservare grande parte della città, il Vesuvio e il mare, caratteristico sfondo di Napoli. Molto probabilmente è uno dei modi migliori per osservare, in maniera complessiva (o quasi), le bellezze paesaggistiche, architettoniche e naturali della nostra città. Consigliamo personalmente di visitare questo luogo (sia a scopo didattico, sia personale), che ha suscitato in noi forti emozioni e molto più interesse verso la nostra residenza.
Lungo la scalinata ci sono anche diverse abitazioni, dove spesso sono ambientate alcune leggende su spiriti e fantasmi, come le seguenti:
- Si racconta che una bambina, che abitava lungo la Pedamentina, aveva un’amica di giochi immaginaria, i genitori sentivano spesso la bambina nella sua cameretta ridere e scherzare da sola ma non si preoccupavano, si sa i bambini hanno molta fantasia. Le cose cambiarono quando in un antico manoscritto rinvenuto all’interno dell’abitazione, scoprirono che la bambina con la quale la figlia giocava era morta circa cento anni prima.
- Salendo o scendendo la Pedamentina, è possibile imbattersi in un fantasma burlone vestito di bianco. Egli si divertirebbe a spaventare i passanti entrando e uscendo dal muro vicino alla scalinata, oppure gridando e ridendo.
- Antiche voci dicono che alla fine della prima rampa, è possibile notare un vecchio cancello in cui le guardie reali uccidevano i nemici. Una volta morti, i loro corpi venivano lasciati nei sotterranei per essere divorati dai topi. Secondo alcune testimonianze, di notte passando dinanzi al cancello sarebbero ancora udibili i lamenti e i pianti delle vittime.
La Pedamentina (414 scalini) è un sistema di discese e gradinate risalente al XIV secolo, realizzato dagli architetti Tino di Camaino e Francesco De Vito.
La discesa fu destinata a congiungere due differenti zone della città di Napoli, vale a dire la Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo, collocati sulla collina del quartiere Vomero, ed il centro storico, posto a valle. Fu utilizzata, inoltre, per trasportare i materiali necessari alla costruzione della Certosa di San Martino e utilizzata a scopi difensivi in caso di attacchi verso Castel Sant’Elmo.
Percorrendo la Pedamentina è possibile ammirare non soltanto il panorama del golfo, ma anche gli orti ed i giardini della Certosa. Nella parte finale la Pedamentina sfocia alle spalle dell’ospedale militare e da qui la Rampa di Montesanto permette di accedere alla parte più centrale della città.
Aurora Nour D.R. e Arianna P.
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