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L’IPM di Nisida, tra impegno e avventura

Aggiornamento: 29 feb 2024



Giovedì 2 marzo, Gianluca Guida, direttore del carcere minorile di Nisida e la comandante Eleonora Ascione, sono stati a scuola per parlare con noi ragazzi e raccontarci qualcosa riguardo il posto dove lavorano.

Abbiamo chiesto loro di definire con un solo aggettivo la vita all’IPM. La comandante l’ha definita “impegnativa” mentre il direttore “avventurosa”.

Questi ultimi hanno cominciato entrambi le loro carriere lavorando in carceri per adulti, solo successivamente hanno deciso di dedicarsi ai minori e amano il lavoro che fanno.

Ci hanno raccontato brevemente come funziona. Ci sono degli obiettivi: il primo è far comprendere ai ragazzi i loro sbagli in modo che non li ripetano ed il secondo, ma non meno importante, è cercare di dar loro un futuro valorizzando le loro passioni, i loro talenti, ma soprattutto analizzandoli, conoscendoli e capendo i loro bisogni in modo da poterli aiutare. Ma aiutarli non è così facile, perché innanzitutto i ragazzi quando entrano hanno bisogno di tempo per integrarsi e fidarsi degli adulti. Alcuni di loro riescono a riscattarsi grazie alle molteplici attività che si svolgono a Nisida: i corsi scolastici, i laboratori di ceramica, i corsi di cucina e altre attività. Infine, quando escono, molti trovano un lavoro, scelgono una vita nuova, e questa naturalmente è una grande soddisfazione per il direttore ed il comandante, che diventano come punti di riferimento e spesso ricevono anche visite da ex detenuti che gli portano a conoscere le loro famiglie.

Marzia Della Morte


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