Il Dantedì per me è stata una bellissima idea. È stato molto bello quando ci hanno divisi nei vari cerchi dell’Inferno.
Limbo, lussuriosi, golosi, avari, iracondi, eretici, violenti, fraudolenti e infine traditori.
Eravamo tutti i ragazzi di seconda media sparsi, mischiati.
Ciò ha favorito maggiore interazione tra le classi e la cosa mi ha fatto piacere, anche perché abbiamo attuato uno degli obiettivi di “save the children”.
Gli attori che interpretavano i personaggi della Divina Commedia erano molto simpatici. A me è piaciuto molto “Euclide” che era molto simpatico.
Erano tutti molto simpatici anche Dante, Beatrice, Virgilio, Tiresia, Caronte, Euclide.
Mi è piaciuto anche come coinvolgevano TUTTI i ragazzi, sono stati molto bravi e per nulla noiosi in tutto il viaggio.
Mi sono molto piaciuta anche l’organizzazione e gli addobbi, sembrava veramente di stare all’Inferno!
La tombola mi è piaciuta molto perché era diversa da quella tradizionale, era molto coinvolgente e c’erano delle particolarità come per esempio le domande bonus per vincere la tombola infernale.
A proposito di questo i premi li ho adorati perché erano molto particolari e, considerando che erano fatti a mano, erano veramente stupendi.
Il premio dell’ambo era un segnalibro, il terno era una spilletta con sopra un personaggio della Divina Commedia. La quaterna era un quadernetto con sopra raffigurato o un cerchio dell’Inferno con i vari elementi che lo rappresentavano o con un personaggio.
La cinquina o quintina una shopper ovvero una specie di busta/borsa.
La tombola una bellissima tazza con sopra disegnata Medusa (un personaggio mitologico).
Per la tombola infernale il premio più bello in assoluto era una borraccia con sopra dei personaggi o dei simboli.
Quando abbiamo fatto questa attività mi sono sentita principalmente felice perché non solo c’erano da fare nuove amicizie, ma anche perché abbiamo imparato con il gioco.
Io sono una persona a cui piacciono moltissimo queste attività di gruppo che vanno oltre il solito metodo di studio tradizionale.
Mi sono sentita, giusto un po’, anche triste perché era strano comunque stare senza i miei compagni.
Questo lavoro mi ha trasmesso molta felicità e voglia di imparare.
Porterò questa esperienza sicuro con me nel mio cuore, per sempre, perché ci sono stati momenti molto belli di socializzazione e di compiacimento.
Sicuramente non dimenticherò la simpatia di Euclide, di Dante, Beatrice...è stata per me una bellissima esperienza.
Sara Borriello
Comments