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I Campi Flegrei tra meraviglia e cultura

Aggiornamento: 29 feb 2024



I Campi Flegrei, un luogo di meraviglia e cultura, attrazione turistica dove vengono registrati centinaia di migliaia di turisti l'anno.

La nostra visita è partita con un comodo viaggio in bus, che ci ha portato direttamente di fronte al “Macellum”.

Qui abbiamo potuto osservare la maestosità di quest'ultimo, analizzandone i particolari più nascosti e apprendendone la vera storia.

Infatti, il “Macellum” può essere considerato come un nostro centro commerciale, dell'epoca romana.

Questo era, oltre che un luogo di ritrovo, anche un grande mercato, che all'epoca si trovava proprio di fronte al porto di Pozzuoli, uno dei più importanti dell'Impero Romano.

Per questo motivo, oltre che il pescato fresco, al mercato arrivavano beni da tutto il mondo, persino dall'Oriente.

Siamo riusciti, inoltre, ad osservare gli effetti del bradisismo sulla struttura romana, che nel tempo si è trovata molte volte in parte sommersa dall'acqua.

Questo perché il bradisismo è il movimento della terra che si alterna: si alza e poi si abbassa provocando anche scosse.

Questo ha fatto sì che quando il territorio sprofondava, anche il “Macellum” sprofondava, portandolo al di sotto del livello del mare.

Questo lo si può vedere anche nelle colonne di quest'ultimo che, fino alla metà sono tutte ricoperte da piccoli pori, dove, quando la struttura era sommersa, si attaccavano molluschi e piccoli animali marini.

La visita è proseguita con una piccola merenda con vista mare e poi l'entrata al Rione Terra.

Qui abbiamo potuto ammirare tutti i resti risalenti anche questi all'epoca romana.

Il Rione Terra, infatti, era un piccolo quartiere dell'impero, che man mano nel tempo è stato ricostruito su quello precedente.

Molto tempo fa infatti le persone, non essendo a conoscenza del valore delle rovine del Rione, decisero di costruirci sopra, o meglio, di usare le precedenti botteghe e abitazioni come fondamenta per nuove case.

Ad oggi, i residenti dell'attuale Rione Terra sono stati spostati per permettere l'apertura del sito archeologico.

Al suo interno, tra vicoli stretti e antiche botteghe, siamo riusciti ad osservare una tra le attrazioni turistiche a livello storico più belle di sempre.

Abbiamo visto con i nostri occhi forni e macine da grano antichissime, per non parlare della fontana all'interno del sito (oggi ovviamente in disuso), con una delle tubature più antiche del mondo.

Prima di ritornare ai pullman, ci siamo fermati tutti ad ammirare dalla collina del Rione la bellezza del panorama che ci circondava, dove siamo riusciti a vedere tutto il golfo di Pozzuoli, il castello di Baia, Nisida e addirittura Miseno.


Andrea Albano


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