Nel territorio campano vi è un vero e proprio gioiello, da far invidia a tutta Italia e non solo. Si tratta dei “Campi Flegrei”. Il cospicuo territorio di questa magnifica area geografica della nostra regione va dal colle di Posillipo a Capo Miseno, passando per Cuma, primo insediamento greco della Campania, Baia, Pozzuoli e non solo. I cosiddetti Campi Flegrei sono un territorio ricco di storia, bellezze naturali, archeologiche e anche geologiche. Infatti, la presenza e l’attività della Solfatara, il Bradisismo di Pozzuoli e i numerosi terremoti che si verificano in questa zona, testimoniano il fatto che quest’area geografica sia soggetta a vulcanismosecondario.
Fiore all’occhiello dei Campi Flegrei è, senza dubbio, la città di Pozzuoli, in provincia di Napoli.
L’antica “Puteoli” è stata soggetta, così come il resto della Campania, a numerose dominazioni, ma quelle che hanno inciso di più sono sicuramente quella greca e romana, delle quali oggi abbiamo numerosi reperti, in gran parte conservati al “Museo nazionale dei campi Flegrei di Baia”. Proprio i Romani hanno reso l’attuale Pozzuoli, che oggi conta poco più di ottantamila abitanti, una delle città portuali più importanti dell’Impero, poiché in essa arrivavano dall’Oriente le spezie, e non solo.
Tra i simboli di Pozzuoli abbiamo sicuramente il “Macellum” e il “Rione Terra”.
Il Macellum, o “Tempio di Serapide”, è un antico mercato, situato in prossimità del porto di Pozzuoli. È costituito da un colonnato centrale, detto “Tholos”, preceduto tra tre colonne corinzie che reggevano la statua del dio Serapide, ed infine dalle botteghe, che si trovano lungo il perimetro. Grazie a delle macchie nere e dei fori, che fungevano da casa per molluschi e crostacei, presenti lungo le colonne corinzie, è stato possibile dedurre dove è arrivata l’acqua durante le varie fasi del fenomeno del Bradisismo, che ha registrato il suo periodo di attività più intensa tra gli anni Settanta e Ottanta dello scorso secolo.
Per quanto riguarda le botteghe, proprio il Bradisismo ha portato via con sé i vari reperti che si trovavano in essa, rendendo impossibile ipotizzare cosa vi si commerciasse.
Anche il Rione Terra è stato un luogo particolarmente significativo per quanto riguarda il Bradisismo, poiché proprio negli ultimi decenni del secolo scorso è stato completamente sfollato a causa dell’eccessiva attività di questo fenomeno di vulcanismo secondario. Tra i principali luoghi, meta di turisti, di questo quartiere, vi sono sicuramente i suoi scavi, nati proprio durante il periodo di recupero di quest’ultimo a fine Novecento, inizi anni Duemila, quando vennero ritrovati resti al di sotto delle costruzioni soprastanti.
In questi scavi sono stati ritrovati principalmente i resti di molte botteghe di epoca greca, il che si può dedurre osservando alcuni reperti, quali un affresco raffigurante un serpente, simbolo di fortuna e prosperità nella Magna Grecia. A differenza del Macellum, in questo caso è stato possibile scoprire cosa venisse eseguito nelle botteghe, come mostra un’antica macina per fare il pane, che veniva alimentata dal movimento dell’uomo mediante una leva, e che è stato trovato dunque in una precedente bottega del pane.
Al di fuori di questi scavi si può trovare il cuore del Rione Terra, costituito da strutture prevalentemente disabitate, ma nel quale è stata ritrovata un’antica chiesa di epoca barocca, oggi ristrutturata ed è addirittura il duomo di Pozzuoli.
Insomma, l'antica Puteoli è solo un piccolo esempio della bellezza e dell’unicità dei Campi Flegrei, che sono capaci di attirare numerosi turisti da tutto il mondo per il loro legame tra storia, natura, archeologia e geologia.
Carlo Cosentino
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