top of page
  • Immagine del redattoreilBelvedereonline

Adolfo Pansini, eroe delle Quattro Giornate di Napoli

Aggiornamento: 29 feb


Il racconto di Ludovica Triunfo

Giovedì 18 maggio 2023, per ricordare il centesimo anniversario della nascita di Adolfo Pansini, gli alunni del liceo a lui dedicato, hanno invitato alcune classi della scuola secondaria di primo grado Andrea Belvedere per visitare i luoghi in cui è vissuto e agito Adolfo Pansini, un ragazzo che ha combattuto ed è morto durante le Quattro Giornate di Napoli, il 27, 28, 29 e 30 settembre nel 1943, al fine di liberare Napoli dai nazisti.

Le tappe che i ragazzi hanno visitato sono state nove: il liceo Sannazaro, scuola dove studiò Adolfo Pansini, la sua casa, Villa Pansini, la casa del fascio, la Floridiana, che era la sede dei nazisti, la Masseria Pagliarone, Piazza Quattro Giornate e lo Stadio Littorio che attualmente si chiama Stadio Collana ed il liceo Pansini.

L’ultima tappa dell’incontro è stata la visita della Masseria Pezzalonga che si trova vicino al liceo e fu il luogo dove Pansini morì.




Il racconto di Alice Solombrino

18 Maggio 2023, alcuni studenti della scuola media “Andrea Belvedere” e alcuni studenti del Liceo “Adolfo Pansini”, si riuniscono per un’uscita didattica dedicata ad Adolfo Pansini, grande esponente delle Quattro Giornate di Napoli, morto proprio durante le proteste.

In questa uscita, abbiamo raggiunto diverse tappe, ovvero: il Liceo Sannazaro, Villa Pansini, la Casa del Fascio, Floridiana, la Masseria Pagliarone, Piazza Quattro Giornate dove c’era il Campo Littorio e il Liceo Pansini e la Masseria Pezzalogna.

Ad ogni tappa, gli studenti spiegavano alcune vicende sulla vita di Adolfo Pansini, poi facevano fecero delle domande su ciò che avevano spiegato. Il nostro obiettivo era rispondere correttamente alle domande, anche per vincere un premio.

Io, purtroppo, non ho vinto nulla.

Mi ha fatto molto piacere fare questa uscita, soprattutto per le tematiche trattate.



Il racconto di Alice Ferraro

Il 18 maggio 2023 siamo stati invitati dai ragazzi del liceo Pansini a fare una visita guidata in giro per il Vomero, per il centenario della nascita di Adolfo Pansini e ci siamo soffermati su alcune tappe della sua vita.

La prima tappa è stata il Liceo Sannazaro, nel settembre 1943, luogo di incontro della Resistenza.

Poi siamo andati alla Villa Pansini, dove abitava Adolfo con tutta la sua famiglia. Qui venne denunciato dalla sua cameriera che aveva trovato, nel suo cassetto, una pistola e dei volantini con il simbolo comunista che lasciava in giro per la città, insieme alla sua banda. Erano ricercati a Roma e dalla polizia locale. Non aveva compiuto ancora 18 anni quando fu mandato in carcere per 1 anno. Quando uscì dalla prigione i nazisti avevano occupato Napoli. Stabilirono il coprifuoco dalle 20:00 alle 6:00 durante il quale non si poteva uscire di casa; tutte le armi dovevano essere consegnate. I napoletani vennero privati delle loro abitazioni e furono gettati per strada con i loro letti.

I napoletani si ribellano facendo scoppiare una rivolta, chiamata, poi, le Quattro Giornate di Napoli, che si tennero il 27-28-29-30 settembre 1943. I napoletani riuscirono a liberarsi dei tedeschi.

Successivamente siamo passati alle Masserie Pagliarone e quella Pezzalonga dove Adolfo Pansini ci lasciò il 30 settembre 1943.



Il racconto di Tommaso Maria Ferrara

Questa uscita didattica è stata organizzata dal liceo Pansini in occasione del centenario della nascita di Adolfo Pansini. I ragazzi del liceo, per rendere più confortevole il percorso, hanno comprato dei premi per chi rispondeva correttamente alle loro domande.

Ad ogni tappa, c’erano delle targhe. Al Sannazzaro, ci stava una targa antifascista scritta da Antonio Tarsia. Poi, ci siamo diretti nella villa dove abitava Adolfo.

Dopodiché siamo andati a via Cimarosa e ci hanno spiegato dov’era la casa del Fascio.

La tappa successiva era alla Floridiana ovvero ove c’era il quartier generale dei tedeschi e da lì, uscivano carrarmati con mitraglie, fucili, bombe e così via.

La masseria Pagliarone, i ragazzi ci hanno spiegato che era il luogo dove si era accesa la prima scintilla.

Poi, allo stadio Collana, allora chiamato Campo Littorio, vi era un altro quartier generale tedesco.

A piazza Quattro Giornate, si trova una mitragliatrice tedesca che i napoletani usavano contro i tedeschi.

E per concludere ci siamo diretti masseria Pezzalonga dove morì Adolfo Pansini.

Per ricordare il coraggio, la perseveranza e l’astuzia di questo ragazzo, Napoli ha deciso di intitolare un liceo in memoria di Pansini.



Il racconto di Sara Borriello

Noi studenti della scuola Belvedere abbiamo svolto un’attività con i ragazzi del liceo Pansini che ci hanno fatto da guida. Siamo andati a visitare i vari luoghi dove è vissuto e ha agito Adolfo Pansini, in occasione del centenario della sua nascita.

La prima tappa è stata presso il liceo classico Sannazaro, dove, con una targa si ricordano gli eroi delle Quattro Giornate di Napoli.

Poi siamo andati alla villa Pansini, dove risedeva e dove ha vissuto Adolfo con suo padre Edoardo Pansini, un uomo colto che amava le arti.

Nella villa Pansini la cameriera di Adolfo trovò in un cassetto una pistola e dei volantini riportanti la scritta “morte al duce” e delle proteste.

Poco dopo abbiamo visto il luogo dove era la casa del fascio, che fu stata bombardata da alcuni partigiani, tra cui Adolfo.

Ci siamo recati in Floridiana, dove c’era il quartier generale dei nazisti con camion, munizioni e armi.

Da lì i partigiani napoletani rubarono la mitragliatrice per usarla contro i tedeschi.

Abbiamo visto la Masseria Pagliarone dove c’è una targa con i nomi dei partigiani più valorosi. Successivamente ci siamo recati a Piazza Quattro Giornate dove abbiamo parlato del campo Littorio, una specie di campo di concentramento dove gli italiani venivano fucilati.

Sempre in piazza abbiamo visto il liceo Pansini con una targa del 2003 dovesi racconta brevemente dei partigiani e di Adolfo Pansini.

La piazza si chiama “Quattro giornate” perché in quei quattro giorni (27,28,29,30 settembre) fu il luogo dove si combatté per la libertà e dove morì Adolfo Pansini combattendo da vero partigiano, difendendo la patria.

L’ultima tappa è stata Masseria Pezzalonga dove c’è una targa con i nomi di tutti dei partigiani deceduti durante quei quattro giorni.

Quest’esperienza è stata molto suggestiva, interessante, coinvolgente ed entusiasmante.



44 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page