Alessandra Clemente ha accolto la redazione de “ilBelvedereonline” ai giardini, dedicati a sua madre, Silvia Ruotolo, un fiore strappato, con violenza, alla vita dalla camorra.
Sua madre, la sua stella che ora brilla nel cielo, le è stata portata via all’età di soli 10 anni ma, nonostante il dolore e la tristezza, Alessandra non si è mai fermata e, ora, a testa alta e con un sorriso in volto, si impegna a far sì che nessun ragazzo debba mai provare quello che ha provato lei e tutta la sua famiglia.
Alessandra ha fatto il suo esordio, nel mondo della politica, come Assessore alle Politiche Giovanili, ruolo in cui ha riscosso parecchio successo grazie al suo modo di relazionarsi con i giovani, nei quali, a differenza di altri politici, non vede e non un problema, bensì una risorsa a cui bisogna dare ascolto, sia perché sono il futuro, ma anche e, soprattutto, perché sono il presente.
Alessandra ha dato molto alla politica, basti pensare alla sua iniziativa di creare la “Casa della Cultura e dei Giovani di Pianura”, ma allo stesso modo ha anche ricevuto molto in cambio.
Alessandra, infatti, vede la memoria e la politica come i suoi due polmoni, che l’aiutano a respirare.
La parola politica deriva dal greco πόλις= città, quindi, quando noi ci occupiamo della nostra città stiamo facendo politica, e qual è il miglior modo per occuparci della nostra città se non sostenendo la lotta contro l’illegalità? Lotta che ad Alessandra sta molto a cuore, la rende viva, poiché le dà la possibilità di fare qualcosa, in modo che, quello che è accaduto a lei, non accada più a nessun altro.
Una figura molto importante per la vita di Alessandra, inoltre, è sicuramente Don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, un’Associazione che si occupa di liberare le città dalla mafia, che, fin da quel lontano 11 giugno 1997, è sempre stato molto presente nella vita di Alessandra, fungendo anche come fonte di ispirazione, per l’allora bambina, a entrare in politica.
Alessandra, insieme al fratello e al padre, è anche la promotrice dell’Associazione “Silvia Ruotolo”, fondata in onore di sua madre, che si impegna a contrastare la criminalità e a non far ricadere le colpe dei genitori sui figli, aiutandoli anche economicamente, per esempio a comprare i libri per la scuola o a pagare le tasse delľ università, auspicando così per loro un futuro migliore.
Alessandra è, quindi, un esempio per tutti noi, perché nonostante tutte le sofferenze che ha dovuto patire, non si è mai piegata all’odio ed è andata avanti sorridendo alla vita, proprio come le aveva insegnato sua madre.
Martina Scagliola
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