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Scout. I ragazzi dell'AGESCI protagonisti nella Chiesa e nella società

Aggiornamento: 3 mar 2024




Diceva Robert Baden-Powell (Fondatore dello scoutismo):

"Prova a lasciare questo mondo un po’ meglio di come l'hai trovato".


Ma come?

Rimboccandosi le maniche l'Agesci è pronta a rispondere affermando che c'è bisogno di agire gli uni accanto agli altri per trasformare i territori dove viviamo o di pulirli e migliorarli dando anche molta importanza alla chiesa.


Il tema "Insieme per cambiare il mondo e costruire la pace" e al centro del 48° consiglio generale che dal 2 giugno 2022 al 5 giugno ha riunito oltre 300 soci adulti dell'AGESCI per parlare di molti argomenti.

" L'AGESCI - sottolinea il Capo Scout d’Italia, Fabrizio Coccetti - è formata da 150 mila ragazzi e 30 mila adulti. Ecco perché è fondamentale che ragazzi e capi collaborino per contribuire al bene comune".


Educare a essere buoni cristiani e buoni cittadini e l'impegno dell’Agesci, unendo le generazioni sotto un unico obiettivo la partecipazione e la collaborazione.


Nell'agenda delle giornate entra anche conflitto in Ucraina.

"Il nostro patto associativo condanna ogni forma di violenza - ricorda Coccetti - Fra i punti del giorno c'è anche la "definizione di percorsi su identità di genere e orientamento sessuale".

"Molti Gruppi Locali ci segnalano le problematiche che toccano con mano - conclude Coccetti.



È importante avviare una riflessione da qui ai prossimi anni.

Perché, come dice Papa Francesco, “Siamo tenuti ad essere accoglienti nei confronti di tutti".


Tommaso Aiello.

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