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Premio Teresa Buonocore: da vittima ad artefice del proprio destino

Aggiornamento: 3 mar 2024



Tutti possono combattere le ingiustizie, proprio come Teresa Buonocore

Maggio 2022, venerdì, inizia la prima edizione del Premio Teresa Buonocore, intitolato a una donna coraggiosa che ha difeso la propria figlia da un pedofilo e perciò è stata assassinata il cui mandante, era il pedofilo che aveva minacciato la figlia. La redazione de ilBelvedereonline ha partecipato con quattro dei suoi inviati, Leonardo Cappelli, Andrea Albano, Francesco Quaranta e Marzia della Morte, alla manifestazione di premiazione. Nella Sala Cinese della Reggia di Portici, è stato consegnato il premio a molte celebrità che hanno contribuito alla lotta alle ingiustizie. Tra queste, troviamo anche il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che continuato il suo compito nonostante le difficoltà, Daniela Lourdes Falanga, Presidente dell’Arcigay di Napoli e primogenito di un boss mafioso, oggi donna; Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, tifoso di Scampia, ucciso a Roma solo per la squadra per cui tifava e Alessandra Clemente, ex Assessore del Comune di Napoli, la cui madre è stata vittima della camorra. Abbiamo intervistato De Luca, che ha ci ha raccontato le difficoltà che ha affrontato durante la pandemia, e ci ha confidato che è stato comunque aiutato dai medici. Daniela Falanga, che quando nacque si chiamava Raffaele ci ha confidato che, quando ha rivelato di essere transgender, tutto le è crollato addosso: nessuno in famiglia ha accettato ciò, e nemmeno un amico è rimasto al suo fianco. Antonella Leardi, invece, ha dichiarato che la violenza subita da suo figlio Ciro non si tratta di estremizzazione del tifo, perché, come ci ha detto, “dallo stadio al massimo ritorni senza voce, non senza vita.” Per evitare che accada ad altri, ci ha detto che “Bisogna parlare, non ignorare”. Infine, l’attrice Lara Sansone, nipote d’arte (sua nonna, Luisa Conte, nel 1939, fu scritturata da Eduardo De Filippo), è riuscita a salvare l'eredità di sua nonna, il teatro Sannazaro, che rischiava di svanire. “Quando hai un obiettivo, non devi mai mollare, devi avere forza e raggiungerlo”. Queste sono le sue parole, che indicano anche un grande messaggio di speranza.

Sono stati, inoltre, commemorati Giovanni Vivenzio, un “falco”, un poliziotto che scopre molto sulla malavita, morto in un incidente in moto, e Loredana Simeoli, un‘attrice napoletana gravemente malata, che con il suo impegno ha collaborato molto nel sociale.

Leonardo Cappelli

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