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L’ATELIER DELLA SALUTE

Aggiornamento: 8 ott 2022


Anche quest’anno alla Scuola Secondaria di Primo Grado “Andrea Belvedere” sono tante le proposte formative per i ragazzi che frequentano l’Istituto.

Venerdì 18 ottobre ’19, gli alunni di alcune classi terze classe sono stati invitati alla terza edizione dell’“atelier della salute”, una manifestazione che offre “esperienze, percorsi e soluzioni per vivere meglio” per vuole far riflettere sulle abitudini quotidiane e per un corretto stile di vita.

La manifestazione è durata due giorni, il 18 e il 19 ottobre e si è svolta al Policlinico Federico II di Napoli, in via Sergio Pansini. Alla manifestazione c’erano numerosi stand, ognuno riguardante una tematica diversa. Gli studenti si sono recati allo stand sull’igiene orale e a quello sull’alimentazione.

Prima di visitare gli stand però, hanno assistito ad alcune dimostrazioni di karate e judo. I maestri di queste discipline hanno spiegato l’importanza dell’autodifesa e di come judo e karate siano gli sport più “completi” per i ragazzi.

Gli studenti sono stati invitati a provare alcune delle mosse con i loro poveri allievi che si buttavano a terra di proposito per far sentire ciascuno più potente di loro. Dopo una pausa all’aria aperta, durante la quale gli alunni della “Belvedere” hanno messo in atto le mosse apprese, hanno raggiunto l’area degli stand. C’era molta confusione quindi non tutti sono riusciti a capire molto e hanno visitato meno stand del dovuto.

Il primo stand era quello riguardante l’igiene orale: grazie ad un inquietante modello di dentatura gli esperti hanno spiegato come lavare i denti in modo corretto e hanno avuto l’ottima idea di distribuire dei mini-dentifrici (di cui gli studenti hanno fatto tutti gli usi tranne che quello appropriato). Allo stand riguardante l’alimentazione c’era l’associazione “Slow Food Italia”: il suo nome vuole andare in contrasto con i “fast food” educando ad un alimentazione corretta. Gli esperti hanno parlato della dieta mediterranea, dei fast food, del “cibo spazzatura”.

Infine gli alunni della Belvedere hanno avuto l’opportunità di visitare uno “stand” gestito da studenti del liceo che hanno mostrato come “ottenere” il DNA di una banana: bisognava triturala, aggiungere del kiwi, aggiungere del detersivo per piatti e dell’acido. Alla fine dell’esperimento si poteva notare il filamento bianco che era appunto “l’utilissimo” DNA della banana. La manifestazione con meno gente sarebbe stata ancora più bella, ma nel complesso mi sono divertita.

Lucia Palmieri

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