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Cosa posso fare io per migliorare il mondo che mi circonda?

Aggiornamento: 21 feb 2024



Sfida raccolta!

Ora tocca a noi!

Dopo un pomeriggio interessante, durante il quale abbiamo conosciuto l’avvocato Procaccini attraverso il racconto delle sue imprese e attraverso la mitragliata di domande che gli abbiamo posto, eccoci a rispondere alla sua unica domanda che ci costringe a riflettere e, non solo a parole, a fare qualcosa di concreto.


Cosa posso fare io per migliorare il mondo che mi circonda?


Martina Scagliola:

Ebbene, il mondo è il contenitore della nostra vita e se lui non sta bene, noi non stiamo bene, dobbiamo prendercene cura e non perché è come un hobby o un modo per passare il tempo, ma perché è una cosa giusta.

E qui la domanda sorge spontanea: "Cosa posso fare io per migliorare il mondo che mi circonda?".

Un sorriso spontaneo, un balcone pieno di fiori, una panchina ritinteggiata, una carta raccolta, un albero piantato, fare la raccolta differenziata: tutti piccoli gesti che possono fare la differenza, perché se ognuno di noi si svegliasse un giorno e facesse anche solo una, due cose elencate in precedenza, forse vivremmo davvero in un mondo migliore.


Marco Criscuolo Gaito:

1) Nella via in cui abito la strada è disseminata di feci di cane che i padroni lasciano sul marciapiede ostacolando la camminata.

Prendendo esempio da Fabio voglio lasciare sui muri dei palazzi delle multe civiche che avranno lo scopo di ridicolizzare il padrone.

2) La spazzatura nella mia zona viene spesso lasciata a terra dalla gente perché i contenitori sono sempre pieni.

Sono consapevole che la colpa è del Comune, ma se si tratta di plastica o carta e si potrebbero benissimo conservare a casa. Spero che lasciare una multa civica vicino ai contenitori dell’immondizia basti per fermare queste persone.

Con queste mie soluzioni spero che la mia zona si possa trasformare in un posto migliore.

3) Nella mia scuola c'è un problema che mi affligge.

Alcune teste calde imbrattano i muri dei bagni con “scritte, parolacce e svastiche naziste” di cui non conoscono il significato e non comprendono le conseguenze che possono derivare dal loro uso inconsapevole.

La nostra scuola è dotata di un sistema di pulizie avanzato, con collaboratori adeguati, ma vorrei fare qualcosa per fermare questi ragazzini.

Con queste soluzioni spero di trasformare la mia zona in un posto migliore.


Andrea Albano:

Noi ragazzi di oggi possiamo migliorare il mondo in molti modi.

I più scontati sono: non buttare le cartacce a terra e alzarle quando le vedi.

Possiamo, però, affermare che tanto scontate in fin dei conti non sono perché, come possiamo vedere, carte a terra e persone incivili se ne vedono quasi tutte le ore.

Molto spesso vedo persone che, camminando, senza neanche un minimo di pensiero verso l’azione che stanno per compiere buttano cartacce e plastiche varie.

In fin dei conti, però, pensando alle situazioni a noi più vicine, possiamo osservare atti di vandalismo come uno scarabocchio sulla porta di un ascensore, frasi cattive rivolte ad altri bambini bullizzati sulle pareti dei bagni delle scuole. Posso affermare che ci sono faccende molto più vicine a noi.

In queste battaglie io personalmente sono molto agguerrito e mi batto ogni giorno ripetutamente sia contro piccole azioni che, individualmente, segnalo ai docenti, ma anche contro azioni leggermente più impegnative come dialogare con un adulto, per esempio se ha parcheggiato la macchina su un posto per disabili o perché fuma in luoghi chiusi dove ci sono anche bambini.


Ginevra Aloschi:

Personalmente, penso che per migliorare il mondo innanzitutto bastino semplicemente dei piccoli gesti e non qualcosa di “esagerato” come ha fatto l’avvocato. Ad esempio, quello di non gettare carte o immondizia per terra oppure metterla nel cestino appena ne vediamo qualcuna per strada, nell’erba o sui marciapiedi. Un altro gesto semplice, ma importante, è quello di non scrivere sulle proprietà pubbliche come i bagni e i banchi delle nostre scuole, che troviamo macchiati da disegni o scritte fatte con i pennarelli. Anche non parcheggiare abusivamente è un piccolo gesto utile, intelligente ed efficace perché macchine e motorini parcheggiati in un certo modo ed in un certo posto possono impedire il passaggio anche ai diversamente abili.

Tutti questi esempi sono solo dei semplici gesti che possono aiutare a migliorare l’ambiente.


Carlo Cosentino:

Non è certo necessario attrezzarsi di guanti, pinze, vernice o altro materiale del genere per sistemare, migliorare l’ambiente circostante, come ha fatto l’avvocato Procaccini.

Bastano semplicemente dei piccoli gesti.

Così come ci comportiamo nelle nostre case, dovremmo comportarci anche a scuola e negli spazi esterni. Innanzitutto, non dobbiamo assolutamente essere noi a sporcare l’ambiente: gettare per terra cartacce, bottiglie di plastica, vestiti che non indossiamo più o altri rifiuti rovina la zona. Oltre a non deturpare l’ambiente, dobbiamo anche prendercene cura, raccogliendo i rifiuti. Rovinare l’ambiente è anche un atto di egoismo, poiché non permette agli altri cittadini di godere degli spazi cittadini. Gli ambienti esterni, infatti, sono una grandissima risorsa per le città. Oltre le zone all’aperto, bisogna prendersi cura anche della propria scuola. Non si devono scarabocchiare i banchi e le pareti, vandalizzare le porte dei bagni e piazzare gomme da masticare sotto banchi e sedie.

Prendiamoci cura del nostro ambiente.


Dafne Miletti:

Per migliorare il mondo che ci circonda ci vuole molta determinazione e molta buona volontà.

Alcune persone molto buone, quando vedono una carta a terra, si mettono i guanti che trovano al supermercato e la raccolgono. Così fa Fabio Procaccini con altre persone.

Diciamo, però, che non si dovrebbero gettare rifiuti, parcheggiare auto e scooter in posti non consentiti. Ma certe persone lo fanno e a quel punto tocca a noi cercare di migliorare il mondo in cui viviamo e che è di tutti.

Una frase detta dall'avvocato Procaccini è: Sporco porta sporco, pulito porta pulito.

Ovviamente se troviamo un posto tutto sporco ci viene la tentazione di buttare anche noi una carta perché tanto “che male farà mai una carta in più o una carta in meno!”Invece se troviamo un posto molto pulito ci viene quasi il rimorso di gettare una cartaccia, perché saremo noi in quel caso a creare sporco.

Questo è proprio l’ambiente in cui si dovrebbe vivere: un ambiente pulito.

Ognuno dovrebbe fare la sua parte per ripulire e ricostruirsi un nuovo mondo. Per esempio, nel mio palazzo ci sono dei cassonetti per buttare la spazzatura, i quali però vengono usati anche dalle persone provenienti dai moltissimi bar sotto casa e, di conseguenza, coloro che abitano nel palazzo, compresa me, si ritrovano senza un contenitore dove gettare la spazzatura e molti, incivilmente, lasciano la spazzatura a terra.

Quando vedo i ragazzi e i signori gettare le loro carte nei cassonetti del condominio dove abito lì "rimprovero" e questa cosa, magari fatta da tutte le persone del palazzo, potrebbe funzionare.

Si potrebbero fare tanti altri esempi per come migliorare la nostra città e il mondo, ma è importante partire da queste piccole cose.


Davide Gargiulo:

Per migliorare il mondo che mi circonda potrei fare molte cose. Una di queste, per esempio, potrebbe essere di non buttare le carte di una merenda o quella di un panino per terra, fare la raccolta differenziata usare meno plastica, usare meno i veicoli e molto altro.

Secondo me, la prima cosa da fare è cambiare la nostra mentalità. Ci sono persone che ancora oggi buttano le carte per terra, sena pensare a quello che succederà più avanti in futuro.

La prima cosa che farei è di ridurre gli imballaggi in plastica. Per esempio, come ha fatto una fabbrica di pasta, si può utilizzare un contenitore di cartone, invece di farlo in plastica e così si inquina di meno.

A volte, anche piccole cose possono salvare l’ambiente, come usare i bicchieri in carta invece dei bicchieri di plastica, comprare le bottiglie in vetro da poter riutilizzare ed altre piccole cose, che a noi non costano niente, ma che per l’ambiente sono molto importanti.


Eliana Arena:

…”ora invece, tocca a voi a rispondere!”

Ho pensato e ripensato a questa frase e alla fine sono giunta a una conclusione: non c’è una sola soluzione, ma diverse soluzionie tutte con maggiore o minore difficoltà.

Ci sono naturalmente le soluzioni che comunemente definiamo semplici ovvero, cercare di non sprecare l’acqua, di raccogliere e soprattutto di non buttare delle cartacce per terra. Ma siccome tutti le definiamo soluzioni semplici, nessuno o almeno la maggior parte delle persone non si impegna minimamente alla conclusione di questi piccoli, ma importantissimi gesti per salvare il pianeta che ci circonda.

Come già ho specificato prima, ho pensato molto a come me che, nel mio piccolo posso migliorare il pianeta con alcuni piccoli passi, anche tutti gli altri bambini del mondo, per esempio, possono insistere con i genitori per comprare stoviglie di carta e non in plastica, ma soprattutto riciclabili, e non sprecare acqua.

Ma comunque, per migliorare sempre di più, bisogna impegnarsi perché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.

Per questo io, redattrice del giornalino ilBelvedereonline, invito tutti a partecipare a questo impegno per migliorare il mondo e a non limitarci a parlare senza agire e quindi è necessario impegnarsi in questo mini-progetto che però riguarda tutti.


Valeria Gentile:

Io posso fare piccoli gesti che aiutano il nostro pianeta. Per esempio, posso non gettare cartacce a terra, fare la raccolta differenziata oppure, per purificare l'aria avere molte piante in casa, un'altra cosa per diminuire lo smog nel mondo è ridurre l'utilizzo della macchina o del motorino.

Un'altra cosa che posso fare per aiutare il nostro pianeta è invitare altre persone a non sporcarlo.

Io penso che se tutti ci impegnassimo a ripulire il nostro pianeta tra un paio di anni esso sarà un posto migliore.


Giulia D’Urso:

Per migliorare il mondo che ci circonda inizierei col non buttare carte a terra, ma le butterei nei cestini e, se non ci fossero cestini, le terrei in tasca. Poi andrei in piccoli posti, come i parchi, per raccogliere i rifiuti a terra, aiutata da alcuni miei amici.


Giulia Manfredonia:

Basterebbe poco per cambiare il mondo. Molte città, per esempio, Napoli, sono molto belle ma sono anche inquinate da fabbriche che producono fumi. Per cambiare il mondo serve il contributo di tutti perché, se lo fa solo una persona e tutti gli altri continuano ad inquinare, non si riuscirà mai a cambiarlo. Basterebbero anche piccoli gesti, come non scrivere sui muri dei palazzi.


Carlo Verde:

Io, per migliorare il mondo, ma soprattutto il posto che mi circonda potrei compiere diverse azioni, anche piccole azioni che potrebbero però aiutare enormemente la località in cui vivo.

Per prima cosa, si potrebbe evitare di buttare cartacce, bottiglie di plastica, oggetti di plastica per terra; e quindi, raccoglierei una dozzina di rifiuti sparsi sul terreno, cosicché in un paio di giorni una buona, grande parte dei rifiuti possa essere rimossa.

Uno dei posti qui, a Napoli, al Vomero che dovrebbe essere principalmente ripulito, è sicuramente quello dei giardinetti di via Ruoppolo, una zona del Vomero che è stata lasciata come un luogo abbandonato; purtroppo, non solo a causa della presenza di vari fossi in tutto il parco, ma è un punto “pericoloso” per le persone che vi giungono. Un altro difetto è che i giochi dei bambini, vengono resi pericolosi per alcuni manufatti che vi si trovano, poiché abbandonate.

E quindi, per aiutare questi posti, si potrebbe fare soprattutto ricorso alle autorità che potrebbero aiutarci a rendere questi posti luoghi in cui la gente possa passeggiare tranquilla, posti dove i bambini possano giocare senza la preoccupazione dei genitori.

Quindi, ognuno di noi, in qualunque e in qualsiasi modo può aiutare il suo posto a migliorare.


Ludovica Triunfo:

Secondo me se ognuno di noi rispettasse le regole del vivere civile si vivrebbe meglio. Si potrebbe iniziare dalle piccole cose quotidiane come non buttare le carte a terra, le cicche di sigarette, pulire le strade dagli escrementi degli animali e rispettare i beni comuni nell’interesse di tutti.

Dovremmo impegnarci a fare delle scelte diverse rispetto alle cattive abitudini molti, infatti alcuni

pensano di essere padroni delle strade e, di conseguenza, sporcano, rompono ed imbrattano senza alcun rispetto.

Se potessi, organizzerei dei gruppi di ragazzi e adulti che due volte al mese, muniti di guanti e sacchi, la domenica potrebbero dedicarsi alla pulizia del quartiere. Potrebbe essere un'iniziativa simile a quella che si svolge sulle spiagge d’estate e consentirebbe a tutti noi di vivere in una realtà più pulita.

Io, nel mio piccolo, sono molto attenta all’ambiente che mi circonda, dalla mia camera che mantengo ordinata e pulita, al mio banco e, quando sono per strada, presto attenzione ai comportamenti degli altri. Infatti, mi è capitato di correggere un mio coetaneo che aveva buttato il bicchiere di plastica per terra.

Se tutti noi avessimo la stessa attenzione per l’ambiente staremo in una società migliore.


Roberta Coscia:

Per migliorare il mondo che ci circonda io posso iniziare facendo la raccolta differenziata oppure non scrivendo sui muri della scuola o ancora non lasciando spazzatura o altre cose per strada, ma buttarla nei cassonetti appositi, oppure facendo rimuovere automobili ormai distrutte e che sono lì ad occupare spazio. Finendo nel mio parco, organizzando giornate con i vicini più giovani dove raccattare tutta la spazzatura e buttarla

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