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Bisogna ricordare ed imparare, non festeggiare

Aggiornamento: 29 feb 2024



Nella giornata Internazionale della donna 2023 noi giovani redattori de ilBelvedereonline siamo stati invitati da Alessandra Clemente ad un evento veramente unico, #zeromimose.

Questo evento, organizzato dalla Presidente della Fondazione Silvia Ruotolo Onlus e dal Console del Congo Angelo Melone, nonché Presidente dell’Istituto per la cultura Euromediterranea, ha avuto luogo in uno dei luoghi più significativi della nostra città, un edificio ricco di storia ed eleganza, il Gran Caffè Gambrinus.

Lo scopo di quest’evento, condotto con simpatia dal giornalista Vito Francesco Paglia, era andare oltre il semplice gesto del regalo della mimosa. Gesto che sta rendendo sempre più convenzionale una ricorrenza davvero molto importante, che dietro di sé ha anni e anni di lotte combattute da tante donne per raggiungere la tanto agognata parità tra i sessi, fondamentale per poter vivere pacificamente e che è anche presentato nell’Agenda 2030.

In occasione di questo magnifico evento sono state invitate davvero molte personalità, oltre trenta, ognuna delle quali ha raccontato della propria esperienza, nella maggior parte dei casi davvero tribolata, nella quale ha dovuto lottare per superare un grave problema, un’avversità, che all’apparenza sembrava impossibile combattere, invece si è rivelata pura verità. Tra le diverse testimonianze vi è stata quella di Antonella Leardi, che ha dovuto superare la morte di suo figlio Ciro Esposito, vittima innocente di un sistema malato, legato alla malavita, ovvero il tifo organizzato, contro il quale tutt’oggi combatte.

Oppure quella di Maria Rosaria Castellano, che anche lei ha perso una persona importante, sua sorella, alla quale ha dedicato un’associazione contro la violenza sulle donne. Oltre la testimonianza di moltissime donne è stata raccolta anche quella del console del Congo Angelo Melone, che ha portato l’esempio delle terribili condizioni in cui le donne vivono soprattutto nella parte occidentale del paese di cui si occupa.

Insomma, un evento davvero unico e particolare che ha aiutato noi giovani redattori a sensibilizzarci maggiormente ad un argomento così delicato.

Carlo Cosentino



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