ALLA SCOPERTA DEL TESORO DI SAN GENNARO
Martedì 26 Marzo,la nostra redazione accompagnata dai Capo Redattori Prof.sse Esse Susanna- Esse Concetta e la DS. Prof.ssa Costa Daniela, ha avuto l’occasione e onore di visitare il Museo del Tesoro di San Gennaro. Curiosità e notizie sono state raccontate dalla Direttrice, nonchè guida, dott.ssa Francesca Ummarino e dal Monsignor De Gregorio. La prima tappa è stata la Cappella: conosciuta proprio perché custodisce il tesoro di San Gennaro ed è un capolavoro di architettura.
Durante l’illustrazione e spiegazione il Monsignore De Gregorio, ha fatto notare delle statue di argento e bronzo: furono esposte 25 statue d’argento lucido, la più importante era quella della Madonna, rappresentata al centro di un altare dei cinque presenti nella sala. Al centro vi era uno dei pezzi di oreficeria: il Busto di San Gennaro visibile, a differenza dell’ampolla che custodisce il sangue che viene mostrata tre volte all’anno ,per poi essere custodita in una cassaforte dietro l’altare principale.
La Mitra,di valore inestimabile formato interamente da oro e 3694 pietre preziose di cui 198 smeraldi 168 rubini e 3328 diamanti .
La collana.
La collana di San Gennaro interamente costituita di oro e diamanti. In più i Reali regalarono in ringraziamento per essere Patrono della città di Napoli delle piccole croci e degli orecchini e un anello legati sotto la collana.
Pillole di storia
San Gennaro Patrono.
Perché San Gennaro diventó Patrono di Napoli?
Nel 1527 In quei tempi,Napoli era una città piena di problemi sanitari e democratici. Gli abitanti Partenopei pregavano San Gennaro per vegliare su di loro e fermare l’epidemia. San Gennaro firmó un contratto per essere Patrono di Napoli. Da quel giorno San Gennaro fece miracoli e salvò la citta proteggendola.
-SOPHIE BORRIELLO 1H
-ANDREA FORTE 1H
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