L’otto novembre 2022, la redazione de “IlBelvedereonline”, ha incontrato l’artista Alessandro Ciambrone, un architetto, pittore e ricercatore universitario.
L’incontro è avvenuto a Napoli, presso il nuovo centro artistico, culturale e d’intrattenimento: “In Arte Vesuvio”, fondato dalle due sorelle, Lucia e Angela Andolfo, sotto la direzione artistica dello stesso Ciambrone.
Il maestro ha iniziato il suo percorso artistico sette anni fa, ma la sua passione per il disegno risale a molto tempo prima, a quando, infatti, era ancora un bambino.
In questi sette anni ha realizzato ben settecento opere: murales, dipinti, tutti ricchi di immaginazione, creatività e soprattutto dai colori vivaci, tra i quali, ovviamente, non mancano i suoi prediletti: il rosso, simbolo della passione e dell’esplosione e il verde, simbolo di innovazione.
La sua arte, come la definisce Alessandro, è un’arte popolare, capace di strappare un sorriso e di arrivare al cuore di ogni persona, un'arte che, in primis, ha aiutato lui stesso a superare i momenti più duri.
Alessandro usa la sua arte soprattutto per aiutare gli altri, una gran parte delle sue opere, infatti, sono andate in beneficenza; si occupa, inoltre, di diverse iniziative legate al sociale come: “Colori Dentro”, con cui si impegna a portare, tramite dei murales, bellezza e gioia nelle carceri di Napoli o anche “Vestiti d’arte”, dove Ciambrone e gli studenti del Liceo Artistico “Boccioni Palizzi” di Napoli si sono impegnati a realizzare delle vere e proprie opere d’arte sopra dei vestiti, tra cui l’abito da sposa della stessa mamma di Alessandro, dando, così, a questi, una nuova vita e realizzando, allo stesso tempo, una raccolta fondi destinata alla “Ricerca oncologia del Pascale”.
Alessandro Ciambrone lancia, poi, un messaggio a tutti i giovani, esortandoli a viaggiare il più possibile e a non farsi condizionare dal giudizio degli altri, li invita, infatti, a credere in se stessi e a osare, proprio come fece lui sette anni fa, quando decise di diventare un pittore e di far esplodere, come un vulcano, il suo spirito creativo.
Martina Scagliola